La “Caritas in veritate di Benedetto XVI”: Nuove frontiere della Bioetica”

Il Quinto incontro cittadino di sabato 30 Gennaio 2010 si inserisce nel Programma “Informazione e Formazione in Bioetica a Parma” attivato dal Centro di Bioetica “Luigi Migone” a partire dal Novembre 2007. Esso intende svolgere nella città iniziative informative, formative, culturali e di studio nel campo della bioetica.

Per il Quinto incontro, con qualche modificazione nell’impostazione finora data, si è deciso di prendere come riferimento l’enciclica “Caritas in veritate” del Santo Padre Benedetto XVI per riflettere su alcune
nuove frontiere che assume oggi la bioetica. La “Caritas in veritate” può essere considerata un punto di svolta nella storia, più che centenaria, della Dottrina sociale della Chiesa e, pur inserendosi pienamente in
essa, attribuisce centralità alla cosiddetta questione antropologica vista sotto il triplice aspetto del nuovo rapporto fra l’uomo e le scienze, della nuova realtà della globalizzazione, dell’incidenza sull’ambiente della rivoluzione produttiva.

L’enciclica prende come punto di partenza il Concilio Vaticano II e soprattutto la costituzione “Gaudium et spes”, specificamente dedicata al rapporto tra Chiesa e mondo moderno. Il Santo Padre intravede oggi una lotta culturale tra l’assolutismo della tecnica e la responsabilità morale dell’uomo e considera quello della bioetica come campo primario e cruciale per tale lotta, nella quale si gioca radicalmente la possibilità di uno sviluppo umano integrale. Si tratta di un ambito delicatissimo e decisivo in cui emerge con drammatica forza la questione fondamentale: se l’uomo si sia prodotto da sé stesso o se egli dipenda da Dio. Le scoperte scientifiche in questo campo e le possibilità di intervento tecnico sembrano talmente avanzate da imporre la scelta tra due razionalità: quella della ragione aperta alla trascendenza o quella della ragione
chiusa nell’immanenza. A tale proposito il Santo Padre auspica che, di fronte a questi drammatici problemi, ragione e fede si aiutino a vicenda dato che soltanto assieme salveranno l’uomo.

Il rapporto fra questione bioetica e questione antropologica sarà l’argomento trattato nella conferenza del prof. Giorgio Campanini ed i rapporti fra bioetica e salvaguardia dell’ambiente e fra medicina e sviluppo umano integrale saranno trattati, in due successivi interventi programmati, rispettivamente dal prof. Enver Bardulla e dal dott. Carlo Calzetti. Dopo tali presentazioni potrà svolgersi un ampio scambio di idee tra i relatori ed i presenti.

 

PROGRAMMA
Moderatore: Prof. Raffaele Virdis

Ore 9.30  – Introduzione a cura del Prof. Odoardo Visioli
Ore 9.45  – Conferenza del Prof. Giorgio Campanini “Questione bioetica e questione antropologica”
Ore 10.30 – Interventi programmati

– “Bioetica e salvaguardia dell’ambiente” a cura del Prof. Enver Bardulla, ordinario di Pedagogia generale, direttore del dipartimento di Scienze della formazione e del territorio, Facoltà di lettere e filosofia, Università di Parma

– “La medicina e lo sviluppo umano integrale” a cura del Dott. Carlo Calzetti, medico, unità operativa di Malattie infettive ed epatologia, Azienda ospedaliero-universitaria di Parma

Ore 11.15  – Dibattito
Ore 12.45 –  Conclusioni

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